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Sociale a Roma 26 ottobre 2021 E non finisce mica il cielo Numeri drammatici, sintomo di una socialità crocifissa Il tema è delicato.
Troppo forse, per affrontarlo in poche righe. Una recente statistica, ripresa
da diversi organi di stampa, ci dice che in Italia circa 3.900 persone dai 25
ai 65 anni si tolgono la vita ogni anno. Un’enormità. Soprattutto, un profondo
senso di vuoto al pensiero che dentro una fredda quanto professionale discarica
di numeri, c’è l’anima lacerata di chi ogni anno dice basta, mi fermo qui. Ogni giudizio morale in
merito alle motivazioni di ognuno è assolutamente disgustoso. Perché, in fondo, nessuno
potrà mai scavare completamente nel cuore di un altro. Possiamo però, quello si,
rivolgerci con amore ai cuori di chi ancora non ha detto basta, di chi è sul
punto di dirlo magari, di chi solo qualche volta l’ha visto passare a tutta
velocità tra i suoi pensieri. Ai giovani possiamo e dobbiamo dirlo. Dobbiamo dirgli che la
socialità di oggi non è reale, se non a tratti. Che più sei branco virtuale e
non, più sei solo. Che non sei quello che appari ma quello che sei. Che sei in
grado di amare e di essere amato con un entusiasmo sconvolgente e totalizzante.
Che non sei ciò che “segui, posti o twitti” ma ciò che dimostri realmente. Che
la coerenza non è il difetto di chi non cambia mai idea ma la virtù di chi
resta sempre se stesso, ad ogni costo. Di chi si riconosce in ogni circostanza
che cambia, mentre ti rapporti, osservi, affronti e poi resti sempre lì, uguale
a te stesso. E quindi ti ami. Ma ti
ami tanto ragazzo, davvero. Perché è lì la tua unicità, nella capacità infinita
di non svendere le tue emozioni, oltre ogni avversità, ogni presa in giro, ogni
maldicenza. Saprai arricchirti nel confronto, in un abbraccio di un amico
sincero e in una carezza di un amore tenero. Soprattutto, ti arricchirai da chi
la penserà diversamente. Ti aiuterà a costruire e a non distruggere.
Apprezzerai allora il “nemico” leale, come solo chi non rinnega se stesso può
fare. Ti riconoscerai ovunque,
ti esalterai nelle frustrazioni, nelle difficoltà che paiono insormontabili. Dai tutto, sempre, oltre
l’impossibile e non avrai rimpianti. La coerenza, già. Chissà
perché ci viene in mente la meravigliosa Mia Martini, a quasi 25 anni dalla scomparsa.
In “Almeno tu nell’universo” , testo di Bruno Lauzi, cantava che “la gente è
strana…cambia idea improvvisamente…senza serietà, come fosse niente”. Resistete uguali a voi
stessi, nelle avversità. In fondo, cantava Mimì,
“non finisce mica il cielo…”.
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