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Sport a Roma 07 settembre 2021 Serie A, sette sorelle. Il Milan Viaggio nelle squadre a caccia dello Scudetto 2021-2022 Tutto merito di Pioli.
Inutile girarci troppo intorno. Il sorprendente Milan dello scorso campionato
sembra aver ripreso la stessa marcia anche all’alba della Serie A 2020-2021. Gioca con il 4-2-3-1 o,
in rari casi, con il 4-3-3. Il merito di mister Pioli, che nella Lazio di
qualche anno fa diede certamente il meglio di sé centrando un difficilissimo
piazzamento in zona Champions, è quello di aver creato e modellato un gruppo di
giocatori nel miglior modo possibile, facendo rendere al meglio ognuno di loro
nella zona di campo preferita. Un grande spirito di
gruppo, spesso sottovalutato, è alla base del nuovo percorso rossonero. Perché,
leggendo singolarmente i nomi della rosa milanista e facendo il consueto gioco
delle figurine, difficilmente sarebbe collocabile tra le prime sette per valori
individuali. Escludiamo da questo elenco Ibrahimovic, comunque prossimo ai
quarant’anni, Theo Hernàndez, ottimo terzino sinistro e il neo acquisto Giroud,
bomber francese. Per il resto, si tratta
di buoni, ottimi e sufficienti calciatori, resi speciali proprio
dall’allenatore nell’esaltazione del gioco in un grande collettivo. Il Diavolo ha iniziato il
campionato nella temibile trasferta di Marassi in casa blucerchiata, terminata
con uno zero a uno meritato e sofferto allo stesso tempo. Il marcatore? Come ti
sbagli, un “gregario”: Diaz. Che è andato in rete soltanto dopo nove minuti dal
fischio d’inizio. Dopo, il Milan, ha traballato un po’ in difesa, riuscendo
alla fine a portare a casa tre punti pesanti. La seconda giornata ha
visto i rossoneri esordire a San Siro contro il Cagliari di Semplici che, come
lo scorso anno, sembra avere ottime individualità ma scarsa preparazione al
gioco di squadra. I padroni di casa passeggiano sulle macerie: quattro a uno e
partita finita già dopo i primi quarantacinque minuti. A segno, nell’ordine:
Tonali, Leao e doppio Giroud; intervallati dal momentaneo pareggio sardo
firmato Deiola. L’impressione netta è che
il Milan possa ripetere le gesta sorprendenti della scorsa stagione e, tra
sette sorelle agguerrite e più o meno sullo stesso piano, spuntarla e prendersi
un titolo che a quel punto avrebbe un unico nome: Pioli.
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