Si scrive Save the sport. Si legge atto d’amore per tutte le associazioni e le attività sportive di Monterotondo, falciate da un anno da restrizioni di ogni tipo, dettate dalla perdurante emergenza sanitaria nazionale.

Cos’è? Un progetto che nasce dall’unione di idee, sviluppate in ambito culturale e quindi sportivo, aggregativo, manageriale e soprattutto avallato e supportato dal Comune.

Ne fanno parte l’associazione culturale “Camera 23”, Alberto Bonomi, consulente alle organizzazioni sportive e amministratore di “C.M.A.” (Creative Management Association) e appunto il Comune di Monterotondo, nella figura dell’assessore allo sport Alessandro Di Nicola.

Un vero e proprio salvataggio in alto mare offerto a tutte le società sportive, in preda al naufragio economico e strutturale.

Il messaggio è chiaro: non siete soli, il Comune c’è ed insieme a manager qualificati e associazioni culturali di primo livello si è messo in testa, testardo come chi non smette di amare la sua terra, di salvare e far risorgere lo sport in città. Non deve e non può sparire nell’oscurità di questi mesi dannati. Lo sport, nobile forma di aggregazione e integrazione sociale, oltre che di lavoro vero e proprio per lavoratori con famiglie da mantenere, è un bene troppo prezioso per “relegarlo” nell’oscurità di norme trancianti.

Ma che faranno in termini pratici, vi chiederete: tutto. Save the sport è un grande, infinito sportello informativo e soprattutto consultivo. Verranno ascoltate le esigenze economiche ad amministrative di tutte le società sportive, nessuna esclusa, nel segno dell’inclusività: ci si rialza insieme, tutti.

Verranno poi fatte, da specialistici del settore, serie ed approfondite analisi di ogni situazione, per ogni associazione sportiva che lo richieda.

Ripresa e sviluppo: segnatevi questi due termini. Perché saranno le basi sulle quali il Comune intende far ripartite lo sport cittadino. In tal senso, le parole dell’assessore De Nicola sono state chiare: «sono lieto di sostenere questo progetto, che consentirà ascolto, confronto e massima comprensione per le attuali condizioni dell’attività sportiva eretina, in vista di iniziative utili a supportare la ripresa delle attività, appena possibile». Più chiaro di così?

Due giorni fa già è partita la prima “conference call” di presentazione del progetto: invitate e presenti tutte le società sportive locali.

Si è partiti subito col piede giusto. Soprattutto con la volontà ferrea e piena d’amore di tendere una mano al fratello in difficoltà.

In quella grande e aggregativa famiglia che è, da sempre, la comunità di Monterotondo.