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Arte&Editoria a Roma

26 ottobre 2020
Effettismo come controrivoluzione
La tradizione che sfocia nell'innovazione
L’Effettismo è una corrente di pittura contemporanea fondata da Franco Fragale che ne ha pubblicato le linee guida nel suo il ‘Manuale di Pittura’, Guido Scialpi Editore, 2012, giunto alla seconda edizione.
Pittore, ingegnere e scrittore romano, deceduto nel 2014, intendeva l’arte pittorica come un rapporto empatico tra l’autore e l’osservatore. 
Per Fragale il pittore deve indurre il fruitore a un moto di stupore emotivo, essere un bravo disegnatore, conoscere la tecnica e rispettare i dettami della tradizione, ma nel solco dell’innovazione.
L’Effettista deve apportare all’opera qualcosa di nuovo, o nella resa tecnica o nella intuizione di un soggetto inedito. 
Ora la corrente è portata avanti dalla figlia e allieva Francesca Romana Fragale.
L’Effettismo è riconosciuto dall’Accademia Internazionale d’Arte Moderna.
L’Effettismo è una corrente pittorica eclettica. 
Ogni pittore può scegliere tra astratto, figurativo, informale e materico. La pittura viene intesa e definita come segno, disegno e colore su un supporto come da tradizione delle Accademie.
Dai tempi del movimento pittorico della ‘Transavanguardia’, fondata negli anni ‘70 da Achille Bonito Oliva per la prima volta una corrente pittorica deve fare i conti con l’uso del computer.
Secondo l’ideologia a fondamento dell’Effettismo certo può essere considerata arte, ma non ‘pittura’, quando l’utilizzo del computer o dei proiettori dimidino la purezza del moto creativo.
L’Effettista aborre il plagio volontario, deve tendere all’originalità o della tecnica o della scelta del soggetto, riconosce la capacità antidepressiva dei dipinti.
La corrente è nata in reazione a tipologie di arte che non appartengono alla tradizione italiana, all’esterofilia tout court, all’Arte che arreda, alle opere in serie; è sorto a tutela dell’arte italiana, come reazione alla crisi economica, sociale e di valori, e per consentire all’osservatore di distogliere la sua attenzione dalle contingenti problematiche quotidiane guardando un’opera pittorica con valenza impattante, che lo rapisca o lo induca a una riflessione (dal Manifesto, cit. con copyright).
L’Effettista è una persona dal vissuto complesso, con esperienze peculiari, che possa, padroneggiare le tecniche pittoriche e utilizzare gli strumenti per raccontare storie inedite.
È l’unica corrente Moderna o Contemporanea che non sia partita da un accordo sulla tecnica o sul soggetto. Gli ”Impressionisti” e i “Macchiaioli” o i “Divisionisti” si accordarono sulla tecnica. I “Futuristi” sul dinamismo, sul movimento e così via. Gli Effettisti hanno firmato un Manifesto sull’Etica dell’Arte, aborrendo il plagio, l’uso smodato del computer, la riconoscibilità imposta dal mercato, lo scimmiottare l’arte americana, i critici d’arte prezzolati, le gallerie snaturate.
Sono effettisti, Francesca Romana Fragale, Claudio Morleni, Jose’ Dalì, Daniela di Bitonto, Mario Bresciano, Emanuela Corbellini, Andrea Festa, Ivan Vicari, Elisa Camilli, Elvira Sirio, Vittoria Baldieri, Vito FulgionePatrizio de Magistris e Mattia Fiore.

di Francesca Romana Fragale

articolo inserito da: Patrizio de Magistris
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