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Elezioni 2020 a Palombara Sabina



18 settembre 2020
Postiglioni: O si cambia, o tutto si ripete
Alle Comunali di Palombara la lista 2 Progetto Comune candida a Sindaco l'ex ufficiale dell'Esercito

Rino Postiglioni, 62 anni, ufficiale superiore dell’Esercito in pensione, sposato con due figli

Qual è stata la sua scelta e la motivazione principale a candidarsi a sindaco del comune
di Palombara Sabina?

Dopo cinque anni nei banchi della minoranza, con alle spalle una opposizione responsabile e con il sostegno di otto gruppi civici, sono stato proposto come candidato a sindaco. Sono otto gruppi civici “veri”, fatti da persone che vivono in luoghi diversi del nostro territorio e che hanno dato vita a una coalizione con la lista Progetto comune. Sono certo che l’impegno profuso, le denunce politiche, i risultati ottenuti grazie a una opposizione propositiva e responsabile, la puntuale informazione su tutte le decisioni prese “a palazzo”, hanno fatto convergere su di me la fiducia di tutti quei cittadini che non si riconoscono nell’immobilismo del sindaco Palombi. Ho accettato perché credo fermamente che Palombara abbia potenzialità notevolmente superiori a quelle finora espresse, ma che per far questo sia necessario ricreare una cultura del dialogo, del confronto e del rispetto delle regole.

In caso di elezione a sindaco, lei con la sua amministrazione cosa pensa di fare nei primi cento giorni dall’insediamento?

Noi ci siamo dati un programma di cinque anni e al suo interno abbiamo evidenziato delle priorità strategiche. Subito, daremo vita a un ufficio di progettazione europea con il compito di reperire fondi regionali ed europei. È l’unica fonte di risorse per realizzare opere pubbliche e servizi nei prossimi anni. Ci siamo dati l’obiettivo di restituire il decoro che Palombara e le sue frazioni meritano: strade pulite, manto stradale idoneo e senza buche, marciapiedi liberi e utilizzabili. Restituire la dignità che merita in particolare al nostro centro storico e riaprire il castello Savelli, che è il biglietto da visita per il turista, con i suoi tesori all’interno e i suoi musei. Attenzione massima al servizio di raccolta dei rifiuti con l’impegno di eliminare tutte le discariche che deturpano il nostro splendido territorio, e attivazione del Centro di raccolta comunale.

Cosa serve alla comunità palombarese nei servizi agli utenti, per migliorare la qualità della vita dei cittadini?

L’adesione a un GAL consentirà di accedere ai finanziamenti previsti dal Programma di sviluppo rurale, che serviranno per migliorare i servizi per chi vive nelle campagne. La valorizzazione della variante al cammino di Francesco (Assisi-Roma), che già attraversa il nostro territorio, insieme alla riapertura del castello, attirerà i tanti camminatori e i turisti, con ricadute sulle attività commerciali. È necessario accompagnare l’intero territorio verso un nuovo modello di sviluppo e un’economia sostenibile. Palombara può divenire il punto di riferimento di un processo di sviluppo e innovazione “verde”. In questo settore l’Unione europea investirà molti soldi nei prossimi anni. C’è un bisogno diffuso di socialità e noi intendiamo rispondere creando reti sociali e promuovendo il dialogo intergenerazionale e il consiglio comunale dei giovani. Non mancherà una forte attenzione per la “Casa della salute”: piena attuazione della Carta dei servizi con l’inserimento del servizio di presa in carico dei disabili adulti.

Idee e progetti a media e lunga scadenza per la città di Palombara Sabina?

La nostra è una visione a lungo termine. Per creare sviluppo è necessario restituire bellezza ai centri storici, accompagnare i neoimprenditori a fare impresa nel settore “green”, creare le infrastrutture necessarie per fare occupazione. Vogliamo vedere le campagne di nuovo coltivate e non più abbandonate, così come vogliamo vedere i turisti che visitano i luoghi a noi cari. Noi abbiamo bisogno di tutto questo. In questa visione la partecipazione dei cittadini è fondamentale, per questo vogliamo realizzare il consiglio comunale dei giovani e aprire il polo culturale e dargli vita. Per noi è fondamentale fare rete con gli altri comuni per sostenere insieme le sfide che ci attendono.  Abbiamo le risorse e le competenze necessarie, non abbiamo solo un “progetto comune” per andare incontro al futuro. Noi ci crediamo.



articolo inserito da: Matteo Quaglini
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