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Amministrativa a Guidonia Montecelio 07 marzo 2020 Coronavirus, primo caso a Guidonia Tutte le misure messe in atto dal Comune All’indomani delle prime procedure messe in atto dal Comune
di Guidonia per contenere la minaccia Coronavirus, in linea con il decreto del
Consiglio dei ministri del 4 marzo, è stato riportato un primo caso di contagio
proveniente dal territorio. La notizia è stata confermata anche dal sindaco Michel
Barbet, che ha invitato tutta la cittadinanza a mantenere la calma e a seguire
le indicazioni del Servizio sanitario nazionale: «Sono stato informato dalla
Asl Roma5 che un nostro concittadino è risultato positivo al Covid-19 e si
trova ricoverato in una struttura ospedaliera della Capitale». Il soggetto,
stando alle prime informazioni, sarebbe paziente della dottoressa Daniela
Dell’Aguzzi, ora in isolamento, a scopo puramente cautelativo, presso la
propria abitazione. Il Servizio sanitario regionale sembra aver già attivato le
indagini epidemiologiche al fine di accertare la possibilità di ulteriori
misure preventive. Per ora rimangono in vigore le prescrizioni del precedente
decreto: le regole per l’igiene personale e la distanza, da mantenersi anche
negli esercizi pubblici, di almeno un metro da persona a persona. L’amministrazione comunale, in contatto continuo con il
direttore generale della Asl Giorgio Santonocito, aveva indetto proprio per la
mattinata di oggi una riunione straordinaria con la Protezione civile,
l’Associazione nazionale Carabinieri e la Croce rossa al fine di
mettere a punto una strategia ottimale per fronteggiare tale emergenza
sanitaria. «Insieme costituiremo una rete solidale sul territorio capace di dare
velocemente risposte che possano promuovere una corretta informazione sulle
misure di prevenzione e intervento, secondo le linee guida nazionali e
regionali», aveva dichiarato il sindaco qualche ora fa. Nel frattempo, oltre allo stop dell’attività di teatri,
cinema e luoghi di aggregazione, l’ente aveva disposto anche la chiusura dei
centri anziani: «La decisione è scaturita dal fatto che i frequentatori di tali
strutture siano tra i soggetti più delicati e abbiano bisogno di un’adeguata
protezione», aveva chiarito il primo cittadino. Nessun panico quindi, ma buon senso e responsabilità, da
portare avanti per il nostro bene e quello di tutta la comunità.
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