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Eventi a Mentana

05 dicembre 2019
Festa di San Nicola, Patrono di Mentana
Tutto pronto per le giornate di San Nicola e Immacolata Concezione

Tutto pronto per i festeggiamenti di San Nicola, Patrono del Comune di Mentana da giovedì 5 dicembre fino a domenica 8 dicembre, Immacolata Concezione.
Online il calendario dei festeggiamenti per il Patrono e per la celebrazione dell'Immacolata, patrocinio del Comune di Mentana e Chiesa di San Nicola da Bari.
Giornate di festa e di allegria, quelle  dal 5 all'8 dicembre 2019, utili e importanti anche per la riflessione, la condivisione e per rinsaldare la comunità della splendida cittadina e borgo Mentanese.

Si inizia giovedì 5 dicembre con il Torneo di San Nicola alle ore 15.30, si prosegue alle 16.30 con l'accoglienza della Fanfara dei Bersaglieri in Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, ore 17.30 Vespri e Santa Messa, 18.30 concerto della Fanfara dei Bersaglieri presso la Tenda Parrocchiale.  Si prosegue con i festeggiamenti, 6-7-8 dicembre: venerdì 6 per onorare San Nicola, il Sindaco di Mentana Marco Benedetti sarà presente con il gonfalone cittadino alle messe e alla processione religiosa.

Per le informazioni delle giornate di festa e celebrazioni, consultate la pagina ufficiale Facebook, il Sito del Comune di Mentana e la locandina con il programma ufficiale allegata. Ricordiamo anche che il Natale ha senso se solidale, l'Associazione Culturale Mentana nel Cuore sarà presente con un piccolo stand gastronomico domenica 8 dicembre e parte dell'incasso sarà devoluto alla Onlus SECICAS per il progetto "Notte di Cristallo", che permetterà ai bambini in ospedale di ricevere regali, pensieri e doni di Natale.

Una curiosità: San Nicola è stato sempre molto amato in varie località italiane, dai bambini, nei secoli, nei decenni. E' diventato il protettore degli studenti, dei bambini e dei ragazzi e anche dei marinai, dei mercanti e dei farmacisti. Il Santo nasce presumibilmente tra il 261 e il 280. Cresce in una famiglia dalla forte fede cristiana, tuttavia vive un infanzia complessa e poichè molto piccolo perde i suoi genitori, probabilmente per colpa della peste, malattia che allora non perdonava. I genitori erano ricchi e lui si ritrova con un patrimonio importante da gestire; tuttavia decide di donarlo completamente ai poveri; successivamente dopo diversi anni decide di trasferirsi a Mira, dove viene nominato sacerdote prima, Vescovo poi della stessa cittadina, grazie soprattutto alla popolazione che lo vedeva un uomo sempre presente, umile e generoso. La sua morte arriva il 6 dicembre del 343, nella stessa città di Mira che lo aveva accolto e amato. 








articolo inserito da: Alessandra Paparelli
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