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Sport a Roma 08 settembre 2021 Serie A, sette sorelle. La Lazio Viaggio nelle squadre a caccia dello Scudetto 2021-2022 Sarrismo. Se non sapete cos’è chiedete pure a qualsiasi tifoso
biancoceleste, innamorato pazzo del nuovo mister, Maurizio Sarri. Non c’è dubbio
che la delusione per lo snervante addio dell’ex tecnico Simone Inzaghi, legato
alla Lazio da una lunga militanza, sia stata spazzata via dall’arrivo di un
tecnico vincente. E, soprattutto, spettacolare. Tutte le sue squadre infatti,
anche se volessimo escludere la Juventus (con la quale ha comunque vinto uno
Scudetto), hanno sempre espresso un calcio spettacolare se non a volte
addirittura spregiudicato, con un sistema di gioco variabile tra il 4-3-3 e il
4-2-3-1. Ciò che colpisce
maggiormente nel leggere la formazione laziale è senza dubbio la grande qualità
del centrocampo, con tre “assi” del calibro di Lucas Leiva, Milinkovic-Savic e
Luis Alberto e un attacco certamente tra i migliori d’Italia: Immobile, Pedro,
Felipe Anderson e Zaccagni hanno poco da invidiare alle punte avversarie. Nelle prime due giornate,
la Lazio ha quasi passeggiato su due rivali, Empoli e Spezia, già candidate a
pieno titolo alla retrocessone. Nell’esordio del
Castellani, l’Empoli parte forte giocando un ottimo calcio, premiato dal
vantaggio siglato dal centrocampista Bandinelli dopo soli quattro minuti. Poi,
solo Lazio. Milinkovic-Savic pareggia già dopo due minuti, Lazzari porta avanti
i biancocelesti e Immobile chiude la pratica su calcio di rigore. La seconda gara, in casa
con lo Spezia, è stata un massacro. Sei a uno. Segnano tutti. Immobile ne fa
tre, poi Felipe Anderson, Hysaj e Luis Alberto chiudono il “set”. L’impressione netta è
che, se Sarri riuscirà ad imporre il suo calcio “champagne” con i grandi
giocatori di cui dispone, allora la Lazio potrà davvero, come dice il suo inno,
volare più in alto di tutti a fine stagione.
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