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Sport a Roma 16 febbraio 2021 Sei Nazioni 2021: Italia vinta ma viva Seconda giornata: gli inglesi vincono ma non stravincono Finisce
quarantuno a diciotto. Per noi? Non esageriamo. Perdiamo a Twickenham, nel
tempio inglese del rugby, la seconda partita di questo Sei Nazioni 2021. Stavolta
però, perdiamo bene. Può sembrare una contraddizione in termini e in effetti lo
è. Ma è così: dopo il drammatico esordio casalingo contro i francesi, in gita
turistica nella capitale per tutti gli imbarazzanti ottanta minuti di gioco,
gli azzurri hanno dato stavolta un ottimo segnale di risveglio. E
che risveglio. In casa dei leoni inglesi, già provati dalla storica sconfitta
contro la Scozia, i ragazzi di Smith ci hanno dimostrato che forse, chissà, ci
sbagliavamo a considerarli già vittime sacrificali di questo ennesimo torneo. E ce
lo hanno urlato subito. Dopo cinque minuti andiamo in meta: fuga velocissima di
Jacopo Trulla che libera in meta Monty Ioane. Paolo Garbisi non trasforma la
meta; ma in quel momento che importa? Conta il segnale. Ed è accecante come un
lampo: dopo cinque minuti siamo avanti noi, in casa loro e con una meta in più. Certo,
vorremmo che il resto fosse la cronaca o la narrazione felice di un evento
sportivo da ricordare per sempre. Non è così. Gli inglesi giocano male ma
reagiscono forte, vanno in meta tre volte e al riposo già stanno nettamente
avanti per venti punti a otto. Nel
secondo tempo ripartiamo forte, probabilmente consapevoli del fatto che un’
Inghilterra così sbiadita difficilmente ci ricapiterà. Con un piazzato da tre
punti Garbisi ci porta undici a venti. Ma poi finisce lì o quasi. Gli italiani
combattono come leoni, resistono per un po’, provano ancora ad affacciarsi
nella metà campo inglese, trovando però una pronta risposta degli avversari
che, pur macchinosi e prevedibili, riescono ad imporsi con un punteggio finale
netto ma dignitoso per i ragazzi di Smith. Sì,
stavolta gli azzurri hanno lasciato l’anima sul “giardino inglese” di Twickenham,
dimostrandoci che non sono quelli di sette giorni fa, che la sonora sconfitta
all’esordio con la Francia è stata solo un brutto passo falso iniziale. Certo,
incassiamo l’ennesimo ko. Ma una flebile luce in fondo al tunnel possiamo
intravederla. Il
ventisette febbraio arriverà l’Irlanda a Roma, per la terza giornata. Soltanto
allora capiremo se quella luce lontana è stata un grande abbaglio. O un
nuovo, inaspettato, inizio.
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