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Sport a Monterotondo

01 febbraio 2021
L'ASD Volley Team dà battaglia sul campo della Virtus Roma
I sabini pur sconfitti mettono le basi per un campionato interessante

Dopo l’esordio casalingo dello scorso sabato, 23 gennaio, contro la Lazio pallavolo, l’ASD Volley Team Monterotondo ha giocato ieri la seconda partita nel campionato di serie B girone G2 sfidando a domicilio, sul parquet del liceo Keplero di Roma, la Virtus Roma. Una partita, come da caratteristiche tecnico-tattiche della categoria, giocata a buon ritmo e palla su palla, per dirla con un concetto caro a Julio Velasco.

All’alba del primo set la squadra sabina gioca molto in banda verso il posto quattro, quello in cui giocano i martelli Petri e Ricci: finisseur dal braccio caldo. Le aperture del palleggiatore Pietrangeli sono precise e permettono al Volley Team Monterotondo di far muovere il muro della Virtus, che fatica a contenere anche con le sole “toccate” gli attacchi dei sabini. Il controllo del gioco è nelle mani dei granata monterotondesi eretini, che incrementano il vantaggio fino all’11 a 14 grazie a una buonissima correlazione di muro difesa.

La pallavolo è però gioco sottile e legato profondamente alla psicologia del gioco e del gruppo. Su questo fondamento la Virtus Roma inizia a lavorare meglio in difesa, introducendo man mano una battuta più efficace e precisa dai nove metri. È il punto del 14-15 a dire che il primo set non è finito. Quando il muro della Virtus inchioda il 15 pari, la partita svolta.

Nel cuore del parziale l’attaccante di punta della Virtus Rinaldi mette a terra il pallone del 19-18 e contemporaneamente i romani innestano la quarta attaccando il Volley Monterotondo su più fronti. Battuta in salto o flottante, attacco da posto quattro o mani e fuori, sono queste le spine nel fianco della squadra sabina che va in difficoltà in ricezione e sulla gestione del piano di rimbalzo a muro. Un’altra battuta dai nove metri fa scappare via i romani di via delle Vigne sul 22-19. L’ASD Volley Team Monterotondo non riesce a tenere almeno alta la ricezione per organizzare un contrattacco alla mano e il primo set è dei virtussini.

Quando inizia il secondo parziale domina l’equilibrio. Con due bellissimi e ben orchestrati primi tempi, il Monterotondo tiene prima 6-6 poi 8 pari. Lo schema difensivo 2-0-4 dei sabini, però, prima regge e combatte, poi per un attimo si sfilaccia. Il muro della Virtus tocca e respinge anche i primi tempi degli ospiti e piazza un 16-13 frutto della troppa libertà lasciata a Rinaldi sia da posto quattro che da posto due. Ma la pallavolo è psicologia, abbiamo scritto poco sopra. E qui scatta l’impulso alla Danton del Volley Team Monterotondo.

Ora Danton non era un pallavolista, un po' perché il gioco ancora non esisteva. Un po' perché l’americano Morgan, il papà della pallavolo, non era ancora nato nel 1789. Un po' perché l’avvocato della Rivoluzione era impegnato con il rovesciamento dell’ancien regime. Però il concetto, il suo concetto dell’audacia rimane. E vale anche nella pallavolo. Con questa base il Volley Team Monterotondo occupa meglio la sua metà campo, mette nel dimenticatoio i due mani e fuori che l’hanno mandato sotto 20 a 18 e comincia a macinare gioco di qualità. Con un grande muro su Rinaldi acciuffa un pareggio a 22 meritatissimo, poi una veloce in zona uno del centrale Tomei trova il 23 pari. Quando la Virtus sbaglia la battuta è pari 24. Si gioca aggressivo. Il palleggiatore gioca la veloce proprio come gli suggerirebbe Doug Beal e come gli indica con sagacia il bravo allenatore Savino Guglielmi, palla in cinque e 25 pari.

Sembra che il parziale abbia girato e vada al Volley Team Monterotondo, che lo meriterebbe per la qualità del gioco messa sul parquet. Ma Rinaldi torna a picchiare da banda e il doppio vantaggio è ancora virtussino, 27-25, come il due a zero per i padroni di casa. Nel terzo set il Monterotondo dà battaglia come aveva fatto in maniera eccellente con la Lazio una settimana prima, quando era stato capace di rimontare due volte i famosi romani del quartiere Flaminio. Migliora, così, il muro e la difesa prepara il contrattacco da posto due dell’obice Perez che randella da opposto. È lui la bandiera porta colori di un gioco corale di alta qualità di tutta la squadra sabina.

Sul 3 a 5 per il Monterotondo, è Perez a marcare i punti del 3 a 7, del 4 a 8 e del 10 a 14. La partita vive una fase bellissima, perché il Volley Team gioca a viso aperto e attacca colpo su colpo. La Virtus prova con un ace in battuta e il solito guastatore del muro Rinaldi a rifarsi sotto, ma appare la veloce, esempio una volta ancora del carattere audace e combattivo di questo neopromosso ASD Volley Team Monterotondo. Così attaccando i sabini difendono, come nella miglior tradizione di una vecchia massima che vale non solo per il calcio ma per tutti gli sport a open skills. Emerge la squadra, che tiene 15 a 19 e 18 a 21, poi Perez chiude con l’arma che nei primi due parziali aveva creato qualche problema agli esterni granata, il mani e fuori. Bello, preciso, aggressivo è quello dell’opposto del Monterotondo per il 25-21 che dà la vittoria meritata ai pallavolisti di terra sabina.

Nel quarto parziale, però, la Virtus riesce a evitare il pericolo che a volte subentra nella pallavolo: il farsi mettere all’angolo sottostando al ritmo che l’avversario impone alla partita. La battuta torna a farsi insidiosa e la ricezione del Monterotondo ritrova i problemi di ammortizzare l’urto, già emersi nel primo set. Di conseguenza cala la difesa perché non entrando l’attacco, il pallone è sempre nella metà campo del Monterotondo. Qualche punto subito sul filo dei nove metri del fondo campo, difficile da difendere. Qualche zona di conflitto a favore dei virtussini, qualche muro punto subito e la Virtus vola via 14 a 7 fino a tenere il controllo della partita tagliando il traguardo dei 25 e del 3 a 1 finale.

Nonostante la sconfitta ci sono note molto positive per l’ASD Volley Team Monterotondo: l’aver giocato i primi due set alla pari perdendo il secondo dopo una rimonta grintosa e audace, solo per alcuni dettagli che vanno rifiniti. L’aver vinto con controllo del gioco e qualità offensiva il terzo. Dopo due partite il Monterotondo ha un punto in classifica, ma ha dato battaglia. Su questa mentalità combattiva costruirà il suo percorso nella bramata, e meritatamente raggiunta, serie B.

 


articolo inserito da: Matteo Quaglini
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