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Spettacolo a Palombara Sabina

16 settembre 2020
La magia di Morricone in piazza
L'orchestra Nova Amadeus ha incantato la città

Un sabato sera all’insegna della grande musica d’autore, a Palombara Sabina. Sotto il manto di stelle del cielo sabino e in una affascinante atmosfera che ha mescolato la storia con la modernità, si è esibita, in uno straordinario omaggio a Ennio Morricone, l’orchestra sinfonica e da camera Nova Amadeus. La serata, organizzata dall’orchestra Savelli del presidente Egidio Decino con il patrocinio del Comune e il contributo della Regione Lazio e dell’associazione di promozione sociale Asi Ciao, è stata un grande successo di emozioni.

Una grande figura, per dirla con il linguaggio della storiografia spagnola, ha raccontato l’altra. È, infatti, nella storia dell’orchestra Nova Amadeus intenso il rapporto artistico con il grande maestro Morricone, sotto la cui direzione molte volte questi eleganti e bravissimi musicisti hanno suonato. L’orchestra ha scelto di omaggiare la musica del grande compositore del ’900 e degli ultimi vent’anni di questa società fluida alla Bauman, con una mescolanza di generi e opere.

Il momento centrale è stato il medley delle colonne sonore più suggestive del maestro Morricone: da C’era una volta in America a quelle della famosa Trilogia del dollaro che sancirono il connubio tra il campionissimo della composizione e l’altro campionissimo della regia western all’italiana, Sergio Leone. Una sequenza che come i brani precedenti ha emozionato, e lasciato nel nobile atto comunicativo del silenzio delle più profonde emozioni, tutto il numeroso pubblico presente.

Con la chiesa di San Biagio alle spalle e tutt’intorno la splendida paesaggistica di Monte Gennaro, l’orchestra Nova Amadeus ha dato il meglio di sé, mettendo in ciascuna nota il segno della magia, dell’arte raffinata, dell’omaggio sentito e non di circostanza. Ed è maturato arpeggio dopo arpeggio, accordo dopo accordo, violino dopo violino, un concerto intenso e indimenticabile.

Il pubblico ha applaudito con trasporto emotivo alla fine di ciascun brano dopo che, nel silenzio dell’estatica, aveva ascoltato il dipanarsi delle musiche. Nel suonare, ai piedi della scalinata della chiesa di San Biagio patrono di Palombara Sabina, l’orchestra Nova Amadeus ha portato anche la sua storia. Nata nel 1992, la Nova Amadeus ha mosso i primi passi esibendosi per dieci anni nel concorso Mattia Battistini, un importante universo artistico dove si incontrano svariate culture musicali. Il Mattia Battistini fondato da Franca Valeri, il compagno Maurizio Rinaldi e Raffaele Guerra è stato la casa in cui l’orchestra Nova Amadeus si è formata e valorizzata, come ha voluto ricordare all’inizio del concerto la presidentessa Teresa Loffredo nella presentazione che ha aperto la serata.

Poi sono venuti fuori uno a uno anche gli altri storici tratti dell’orchestra. In primis la capacità di suonare con classe adamantina tanto la musica sinfonica che quella classica, oltre che la lirica. Successivamente è emerso il tratto della forte personalità internazionale del complesso. La Nova Amadeus ha, infatti, girato tutto il mondo dall’Europa all’Oriente per portare l’emozione della musica a tutte le latitudini del globo.

Tra le pieghe e nei dettagli si è avvertito l’ideale e con esso la filosofia dell’orchestra della presidentessa Loffredo, il trasmettere la musica al pubblico ponendola sempre su un piano emotivo dall’alto di un grande controllo della tecnica espressiva. È questo il lato dell’insegnamento che gli orchestrali sviluppano con i giovani musicisti del domani. Tratto che fa di loro dei maestri della foresta, per usare una figura orientale, musicale italiana tra i più apprezzati e riconosciuti.

Il concerto è terminato con un bis richiesto dal pubblico, che il direttore d’orchestra maestro Federico Fioretti e la soprano Mariangela Cafaro nonché i solisti Stefania Mercuri e Massimo Patella con la Nova Amadeus tutta hanno interpretato ancora una volta nel segno dell’omaggio accademico sentito che si deve a un grande maestro della composizione come Morricone.

La serata si è conclusa con i saluti dei rappresentanti dell’Asi Ciao, Vanda Braghetta e Federico Palla e del sindaco di Palombara Sabina Alessandro Palombi assieme ai saluti del Vice sindaco Cesari e dell’assessore alla Cultura Onestà. Bello è stato l’intervento del Direttore Artistico dell’Orchestra Savelli, Maurizio Angelozzi che ha raccontato un aneddoto che lo ha legato alla figura di Ennio Morricone. Il nonno del professor Angelozzi è stato il maestro di musica di Severino Gazzelloni, grande flautista italiano, e appunto di Ennio Morricone. Un’altra nota di classe in una serata dove i campionissimi l’hanno fatta da padrone.


articolo inserito da: Matteo Quaglini
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