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Ambiente a Castelli Romani 15 giugno 2020 Larga pazienza, stretta è la Via La Passeggiata del Lungolago Albano rivive, attendendo però una completa ristrutturazione La
normativa nazionale anti assembramenti ha giovato anche all’ambiente del lago
Albano. Ha ben contrastato la massimizzazione forzata o caotica delle presenze
turistiche o per svago che hanno sistematicamente mandato sotto stress straordinario-ordinario
per troppo tempo il territorio in generale. Pedoni e podisti hanno dunque
ricominciato a vivere meglio, forse, il lago anche nei momenti di punta. Ripresi però
i sistematici sconfinamenti su strada, soprattutto all’altezza di esercizi
ricettivi diventati sorgente di trombi alla fluida e sicura circolazione a
piedi come si evince dalle fotografie (8-9.6.2020 mattina). Sbordi pericolosi
considerando ripresa anche l’abitudine di molti motociclisti (che hanno ripreso
a frequentare in tanti il territorio) o automobilisti di non rispettare i
limiti di velocità o di guidare pericolosamente e
scandalosa è ancora l’assenza di efficaci dissuasori di velocità. Necessari e
strategici rimangono anche il maggiore contrasto alla vegetazione invasiva o di
altri ostacoli sulla passeggiata (fotografie) e la completa ristrutturazione di
questa, il tratto Orientale, più critico, fino alla sua fine nella “piazzetta”
ai piedi della via Panoramica Est. Contrastando magari gli interessi economici,
troppo massimizzati anche questi, della concessionaria locale per i parcheggi a
pagamento, da diminuire per evitare allargamenti della Passeggiata
a spese dell’ambiente naturale costiero lacustre (troppo accessibile. Molte calette o baie dovrebbero essere chiuse al pubblico), dunque strizzare l’occhio a
un turismo o dopolavoro più sostenibile, coscienzioso e responsabile.
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