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Sport a Guidonia Montecelio 03 marzo 2020 Il Comune premia Arturo Mariani Simbolo che le difficoltà possono forgiare un campione «La mancanza esiste quando tutta la nostra attenzione si focalizza solo su
questo. Se riusciamo invece ad aprire gli occhi su ciò che abbiamo, allora quella
stessa mancanza può diventare una possibilità». Queste le parole di Arturo
Mariani, atleta, scrittore e campione della Nazionale Italiana Amputati, “nato
così”, come il titolo del suo primo libro, premiato dal Comune di Guidonia lo
scorso 28 febbraio. Il
riconoscimento, arrivato all’indomani dell’uscita della sua ultima fatica
letteraria, Il goal più bello: manuale di fairplay, è stato consegnato
alla presenza del sindaco Michel Barbet, della vicepresidente del Consiglio
comunale Laura Santoni e dell’assessore allo Sport Elisa Strani. «A noi i
campioni piacciono, − ha esordito il sindaco Barbet − specialmente quelli che
portano un grande messaggio. Ringrazio Arturo perché è la dimostrazione, per
noi e tutti i cittadini, che per diventare un campione non bisogna abbattersi
mai e dare sempre il meglio di sé stessi. Si può fare». Anche la
vicepresidente del Consiglio comunale ha condiviso alcune parole sull’operato
del giovane campione: «Seguo da molto tempo Arturo e il messaggio che cerca di
trasmettere ai ragazzi sui social e attraverso i libri. Spero che ci sia la
possibilità di avviare con lui un progetto anche nel nostro comune» ha
dichiarato la Santoni. «Sapete qual
è il grande lavoro che ha portato avanti? Quello di rendere invisibile la sua
mancanza. – ha esordito l’assessore Strani − Immagino che da bambino fosse
difficile percepire il giudizio degli altri. Non puoi fermarlo, ma puoi
lavorare su te stesso affinché la tua immagine possa essere diversa». «Oggi di lui
non si vede la disabilità, ma le mille abilità che possiede», ha dichiarato
l’assessore. Il messaggio
che Arturo Mariani sta portando avanti non poteva essere recepito meglio dalle
autorità locali. «Ringrazio il comune di Guidonia che ha scelto di premiarmi.
Una parola, “scelta”, che ritorna continuamente nella mia vita. I primi a farlo
sono stati i miei genitori, che per primi mi hanno insegnato a sfruttare ciò
che si ha», ha confidato il calciatore a tutto l’auditorio. «Ho sempre
rincorso gli altri senza arrivare mai, ma nel momento in cui ho cominciato ad
andare al mio passo sono riuscito a comprendere le mie potenzialità e dove
potevo arrivare» ha aggiunto. Il suo
messaggio, tuttavia, va ben oltre la disabilità, e abbraccia l’esperienza di
vita di ognuno di noi: «Spesso viviamo le nostre giornate non considerando la
bellezza del potersi emozionare delle piccole cose. Questo dono lo sento dentro
e vorrei vederlo anche in chi mi sta di fronte». Una
peculiarità, quest’ultima, che sembra essere cresciuta insieme a lui, così come
ha raccontato anche sua madre: «Oggi Arturo è la risposta a tutte le nostre
domande passate, ma è stato anche una grande sfida. Non sapevamo come
affrontare una situazione del genere, ma è stato lui a insegnarcelo. È stato
una lezione di vita ogni giorno, e lo è tutt’ora». Premiare personalità di spicco del territorio come Arturo Mariani non esprime soltanto un riconoscimento formale, ma il risultato di un impegno che il campione ha deciso di fare suo non solo per sé stesso, ma anche per chi avesse il tempo per leggerlo o ascoltarlo.
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