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Sociale a Palombara Sabina 22 novembre 2019 Il Convegno Donne al Centro giunge alla sua 4a edizione Domani pomeriggio presso il Centro Anziani si parlerà della violenza sulle donne e delle soluzioni La figura della donna è centrale nella
società, anche se a volte è lo stesso tessuto sociale a
dimenticarlo. Le cronache degli ultimi anni hanno riportato -
purtroppo – molti fatti di violenza sulle donne da parte di
compagni, mariti, fidanzati. Si tratta di un fenomeno sottoculturale
che investe la sfera dell'ignoranza, della discriminazione, dell'idea
malsana di esercitare un potere, tutti tratti che caratterizzano la
violenza sulle donne. Se ne parlerà domani, sabato 23
novembre, a Palombara Sabina presso il Centro anziani in via Giuseppe
Garibaldi 77 in zona belvedere meglio nota ai cittadini e alle
cittadine palombaresi come “lo stradone”, famoso per la sua
suggestiva panoramica che si apre sulla Sabina romana. In questo
punto di ritrovo generazionale si terrà la quarta edizione di “Donne
al Centro” un dibattito teso alla riflessione sul tema dell'abuso,
in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle
donne. L'organizzazione è a cura
dell'Associazione Nazionale Centrailsogno con il patrocino del Comune di Palombara Sabina, dell'Asl Roma 5 e del Consiglio
dell'Ordine degli Avvocati di Tivoli. Il tema di grande importanza e
sensibilità sociale verrà analizzato nei suoi particolari a partire
dalle 15.30 con gli interventi del “Centro Antiviolenza”
dell'Associazione Nazionale CentrailSogno della presidentessa Teresa Zampino, a seguire prenderanno la
parola le istituzioni nella persona del Sindaco di Palombara Sabina,
l'avvocato Alessandro Palombi a cui seguirà l'intervento della
dottoressa Stefania Salvati Direttore del Distretto Sanitario di
Guidonia ASL Roma 5. Alle 17 la riflessione si farà
letteratura intesa come momento alto di testimonianza ed anche come
simbolo di lotta contro il pensiero discriminatorio sulle donne che
ha albergato nel corso dei secoli nella società umana e che ancora
oggi, nel tempo fluido baumiano, vive nella sua pericolosa e violenta
personalità. La narrativa e il teatro dunque saranno
i campi dello scibile del sapere che si opporranno, con la loro
rappresentazione, a questa sottocultura della violenza come
rappresentazione distorta e deviante del potere. Un potere che in una
coppia non deve essere esercitato da nessuno, essendo l'amore, il
gesto, il dialogo, la comprensione l'agorà in cui contenere e
coltivare i sentimenti per l'altro. A ricordare tali principi saranno
i ragazzi allievi-attori dell'Accademia Stap Brancaccio di Roma che
leggeranno ed interpreteranno alcuni brani sul tema da loro scelti. Il tutto è inserito nell'ultimo atto
di questo convegno dal titolo: “Una donna al centro del Progetto
Nora. Narrativa e teatro nelle scuole, contro la violenza di genere
ed il femminicidio”. Su questo aspetto ancor più cruento che può
attirare e far cadere definitivamente le donne nell'oblio
dell'oscurità, interverranno Amalia Bonagura autrice del romanzo
“Nora. Il silenzio deve tacere” in cui racconta la storia di una
donna qualsiasi vittima degli abusi e delle violenze di suo marito
stimato professionista. Un rapporto umano che sottolinea come la
linea del silenzio, avamposto della paura di denunciare, debba essere
superata per combattere con amore e forza i soprusi subiti. Dopo
l'autrice parlerà il co-responsabile del Progetto Nora, il Giudice
per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli Alfredo Bonagura
anch'egli collaboratore del Progetto. Un momento di alto valore umano domani
a Palombara Sabina, dove l'Associazione Nazionale Centrailsogno si rivolgerà alla
cittadinanza tutta per spiegare cosa significa la cultura nel suo
ambito delle relazioni umane: amore, rispetto per il prossimo, aiuto,
sostegno. La figura della donna verrà difesa e omaggiata nella sua
poetica per combattere l'oscuro mostro della violenza, l'ultimo
rifugio – per dirla con le parole di Isaac Asimov grande scrittore
e biochimico russo – degli idioti.
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