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Etologia a Palombara Sabina

26 settembre 2019
Il Murales di Moby dick sulla casa della volontaria Silvia
L'Arte deve urlare ciò che l'animale non può fare

Moby dick artist approda a Palombara Sabina: il 40enne artista di Anquillara Sabazia ha compiuto la sua opera - un murales rappresentante due colorati pappagalli e due cani (un maltese ed un rottwailer) sul muro giallo di un’abitazione privata o meglio all’esterno della casa di Silvia Ariodante, volontaria animalista che vive nel centro storico del piccolo comune Sabino.

Grazie alla loro amicizia, legata all’attivismo animalista ed ambientalista nel mondo dell’associazionismo nazionale ed internazionale, l’opera di Moby dick rimarrà impressa nel fantastico scorcio del centro storico palombarese. In un solo giorno, venerdì 20 settembre, l’artista, noto per le sue opere raffiguranti soprattutto gli animali dell’Amazzonia in via di estinzione, ha fatto il murales “armato” di sole bombolette spray di diversi colori. Opera dedicata a Silvia, ma divenuta nel corso dei giorni di dominio pubblico o meglio di pubblico apprezzamento. Quello scorcio di paese, quello scorcio di muro di casa è un continuo via vai. Tutti, residenti, curiosi e persino le autorità civili locali, hanno apprezzato il nobile intento che solo l’Arte genera. Il murales di Moby dick non è solo un disegno impresso su di un muro, ma un grido di allarme contro tutti i nemici degli animali: contro chi uccide esseri indifesi come delfini, balene, rinoceronti o elefanti. Contro chi abbandona i cani, i gatti o dà la caccia agli uccelli, deturpa l’ambiente e ci toglie la meraviglia dei paesaggi. Contro ogni forma di sopruso umano verso la natura e gli animali che la vivono.

Silvia e il suo amico Artista sono, invece, l’esempio di chi non si riempe la bocca solo di buoni propositi, ma di chi agisce, di chi ci mette la faccia e le braccia. La loro è una scelta di vita, prima vegetariana, poi vegana. Nessun tornaconto, tutte le loro attività sono a titolo volontario, senza scopo di lucro. Le loro campagne di assistenza e di tutela verso i nostri "amici animali" sono solo frutto di Amore e soprattutto Rispetto nei confronti di un ecosistema sempre più deturpato dall’uomo, in nome del dio denaro e del progresso. Ma non potrà mai esserci un progresso o meglio un’evoluzione della specie, se vige in natura la legge del più forte.

Comunque il problema dell’Amazzonia nasce dal sistema di mercato internazionale legato alle esportazioni di soia, carne, e minerali verso Europa e USA.

Gli animali in Italia non sono allevati su terreni sottratti alle foreste primarie, tuttavia spesso sono alimentati con la soia proveniente dal Sudamerica, responsabile di deforestazione (soprattutto pollo, maiale e carni trasformate). Cercare di non sostenere questo circolo vizioso malsano per il pianeta è il primo passo da compiere per il bene della terra e del clima.

L’animale deve tornare libero, com'era in principio. “L’Arte deve urlare ciò che l’animale non può fare”, chiosa Moby dick dal trabattello, donato dall’associazione Carristi Palombara Sabina, da cui ha lavorato per la sua opera donata all’intera comunità palombarese.

In nome della filosofia vegan, che non accetta nessun tipo di violenza e rifiuta lo specismo - ovvero riservare un trattamento migliore per una specie piuttosto che per un’altra - si ha come base la visione ecocentrica della vita. Abituati sin da Cartesio a vedere la specie umana superiore alle altre del Regno animale e, dunque, vedere negli animali qualcosa da cui trarre profitto (abbigliamento, cibo, test per medicine, divertimento, mezzi di trasporto) senza tanto badare al fatto che essi possano provare sentimenti oppure no, è comprensibile che a primo impatto questa filosofia venga concepita da molti come assurda o estrema. In realtà però, non c’è assolutamente niente di estremo nel rispettare volontariamente anche la più piccola forma di vita presente sul pianeta. L’ecocentrismo vede, dunque, l’uomo posizionato tra le altre specie. E non al vertice di una gerarchia non realmente presente in natura, ma d’invenzione umana. L’uomo al pari della donna, l’animale al pari della donna e dell’uomo: tutti insieme in armonia, in un legame di reciproco rispetto e coesistenza.


articolo inserito da: Gino Ferretta
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