Dal territorio con l'aiuto dei lettori. Aggiornamenti continui
>>>comunicaci la tua notizia<<< | ||
Eventi a Palombara Sabina 11 settembre 2019 L'incontro tra il maestro Umberto Cinquini e l'Associazione Carristi, segno di un grande scambio culturale Domenica 8 settembre nello splendido scenario del Castello Savelli, il maestro carrista viareggino h Domenica pomeriggio, a partire dalle
ore 18, si è tenuto presso lo splendido Castello Savelli di
Palombara sabina, l'incontro tra l'Associazione carristi della
presidentessa Nadia Pizzoli e il maestro viareggino Umberto Cinquini,
nel quale il grande carrista ha portato la sua personale esperienza e
ha presentato il suo libro dal titolo “Sono solo Mascheroni”. La manifestazione fortemente voluta dal
vice presidente Simone Zingaretti e dai tesserati tutti, ha coinvolto
molte persone. Tra gli invitati erano presenti anche il Sindaco Dott.
Alessandro Palombi e l'assessore Eddy Sarnacchiaro. L'evento ha
creato un dibattito tra i componenti dell'Associazione e uno dei
massimi esponenti del Carnevale di Viareggio, luogo storico della
rappresentazione dei mascheroni. In rappresentanza dell'associazionismo
culturale di Palombara, in una ideale vicinanza tra le Associazioni
della cittadina sabina erano presenti anche alcuni rappresentanti
delle Associazioni: Raffaella D'Angelo, La Palombella, Idee e Valori,
Futuro Obbiettivo, Pro Loco, Ass. Culturale Sotto la Torre, la
Protezione Civile, e gli sponsor La Locanda Sabina e IR bevande.Il maestro Cinquini, con la maestria
dialettica che caratterizza la sua terra, ha dapprima raccontato la
sua personale esperienza che è cominciata da un sogno che aveva da
bambino: costruire maschere di carnevale. Un sogno di cui parlava
agli amici e alle amiche della sua infanzia viareggina e toscana. Da lì il suo viaggio è stato sempre
più grande e incessante nelle tappe e nello studio. Diplomatosi
presso l'Istituto D'Arte di S. Stagi ha poi perseguito la sua
passione fino a vincere nel 2018 assieme al fratello e al figlio, il
Carnevale di Viareggio 2018. Ma non solo. La sua traiettoria lo rende
fiero soprattutto per la passione e l'emozione che ha sempre cercato
di trasmettere nella gente che accorre al Carnevale, è quello il
vero obiettivo che il maestro persegue da anni e che ha tenuto
fortemente a ricordare ai carristi di Palombara: emozionare la gente,
sempre di più. Dopo alcune diapositive – slide che
hanno raccontato il percorso professionale del maestro, Umberto
Cinquini si è soffermato sul concetto di emozione unendolo a quello
della pazzia, l'alto atteggiamento che alberga nel cuore di tutti i
carristi che sono secondo il suo punto vista dei portatori di
emozioni e sogni, e per realizzare tutto questo è necessario avere
dentro un po' di sana pazzia, la follia dell'artista appunto. Di questa sana follia del genio il
maestro Umberto Cinquini è dotato in grande quantità e ha voluto
con il suo intervento trasmettere l'importanza di coltivare questo
tratto a ciascuno dei carristi e degli ospiti presenti.
Successivamente ha inframezzato il suo intervento invitando sul palco
quattro carristi e mascherandoli con il volto di Cristiano Ronaldo,
il prossimo personaggio a cui sta lavorando. In questo intermezzo ha
voluto sapere dei rapporti tra i carristi, cercando di tirare fuori
da loro le parole che vengono da dentro che sono sempre, alla fine,
le più sincere e costituiscono uno specchio reale di quella grande
storia di genere che attraverso la Sagra delle Cerase e i suoi carri
allegorici racconta la tradizione novantennale di Palombara Sabina. Quindi è stato il momento delle
domande e delle considerazioni del maestro e dei carristi su questo
vero e proprio scambio culturale tra Palombara Sabina e Viareggio,
perché quando si parla di emozione, di pazzia del genio, di
costruire, di inventare, si parla di cultura. E la cultura dello
scambio tra maestro e allievi a loro volta maestri nel loro
territorio, è un'antica e nobile trasposizione della filosofia
culturale del mondo antico. Le domande hanno cercato di
scandagliare il variegato mondo dei “Mascheroni” e per
associazione logica dei carri, in vari ambiti: dalla tecnica di
costruzione, alle norme di sicurezza, dal rapporto che i carristi e
l'amministrazione devono avere per cooperare per la Sagra, dalla
comunicazione ai sistemi per migliorare costantemente. Il maestro Cinquini ha ascoltato e
risposto con grande interesse e partecipazione davanti a una sala
attentissima a cogliere le sue parole e i suoi suggerimenti. La
carrellata di risposte del maestro ha visto questi tra gli spunti più
interessanti: per primo i consigli per migliorarsi tecnicamente. Secondo Cinquini è importante
osservare con attenzione quello che ci passa intorno, il famoso
occhio dello storico in grado di carpire i dettagli e riprodurli per
trovare la qualità massima. Poi nel ribadire che le conflittualità
ci sono ovunque, anche nella sua Viareggio, ha voluto dare centralità
all'importanza di avere una collaborazione efficace tra Associazione
Carristi e Istituzione Comunale e all'interno di un'organizzazione
sinergica curare al meglio la comunicazione. Volano grandissimo per
far conoscere sempre di più la Sagra fuori dai confini sabini fino
all'approdo in ambito nazionale, vero obiettivo di tutto il mondo
carrista palombarese. Cinquini ha poi omaggiato la bellezza
dei carri di ciliege e cerase di Palombara definendoli molto eleganti
e ben fatti assolutamente non barocchi. Il consiglio è stato anche
quello di insistere sulla mescolanza tecnica di movimenti umani e
idraulici dei personaggi e dei paesaggi che caratterizzano i carri di
Palombara Sabina. La famosa tecnologia a pistoni di cui Cinquini è
un fautore convinto: il movimento umano serve per emozionare, e
l'emozione deve essere al di là del piazzamento finale, l'obiettivo
che i ragazzi carristi devono inseguire e riuscire a infondere nel
numeroso pubblico che tutti gli anni affolla le strade di Palombara
Sabina nel giorno della Sagra. Infine ha ricordato ancora una volta
l'importanza della collaborazione cittadina che deve essere totale e
della tradizione che deve essere tramandata alle nuove generazioni,
non mancando di vivere il lavoro di un anno e di mesi anche con
spirito critico da parte degli stessi carristi. Da sempre l'analisi
del proprio lavoro è il viatico per migliorare e rendere grande il
proprio viaggio professionale. Questo l'insegnamento finale del
maestro Cinquini ai ragazzi carristi di Palombara, migliorarsi sempre
per fare sempre più grande la propria rinomata storia.
|
.